PerCastello Lista Civica

Interpellanza

Monte verso un territorio per l'anzianità
Giugno 2021

Con la presente, avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (art. 66 della LOC) e dal regolamento comunale, ci permettiamo interpellare il comune sul progetto “Monte verso un territorio per l’anzianità”, chiedendo come si intende proseguire dopo la decisione del consiglio comunale di deliberare il progetto nella forma ridotta rispetto a quella presentata e se sia già stata fatta la scelta degli interventi da effettuare.

Chiediamo inoltre se sia possibile dare precedenza alla zona “Lavatoio” in quanto siamo dell’opinione che con questo intervento come progettato si dia uno spazio di svago e gioco alle famiglie e agli anziani. Monte conta attualmente una decina di persone over 70 su una popolazione di ca. 100 abitanti, si auspica pertanto un primo intervento su oggetti che possano coinvolgere il maggior numero di persone e che favoriscano l’intergenerazionalità. Ringraziandovi per l’attenzione porgiamo cordiali saluti,

Chantal Livi Sibona
Irene Petraglio

Consigliere Comunali di perCastello,
Castel San Pietro


Mozione

Creazione di un’aula nel bosco per gli istituti scolastici presenti sul territorio di Castel San Pietro
Giugno 2021

Signor Presidente, Signore e Signori Colleghi di Consiglio Comunale, i sottoscritti Consiglieri Comunali Monica Negri, Mirko Negri, Nicole Coppola e Laura Bortolotto avvalendosi della facoltà della Legge (art. 67 LOC) e dall’articolo 33 Regolamento Comunale, formulano mediante mozione la seguente proposta di decisione al Consiglio Comunale: la creazione di un’aula nel bosco per gli istituti scolastici presenti sul territorio di Castel San Pietro.

Introduzione

Da qualche tempo si guarda all'universo naturale con un riscoperto interesse, come ad un luogo capace di insegnare, di aiutare a crescere, un luogo dove diventare grandi. Non più un "luogo pericoloso" ma maestro di vita e spazio utile per favorire lo sviluppo dei più piccoli.
L'aula nel bosco è luogo privilegiato di contatto con la natura, di esperienza della natura e di emotività ed è destinata a promuovere:

• le attività di educazione ambientale
• l'incontro fra uomo e natura e stimolare la consapevolezza della nostra relazione con l'ambiente
• un modo di vita rispettoso dell'ambiente

I benefici per gli allievi sono molteplici: «nel bosco i bambini apprendono il loro essere avvolti in un sistema globale nel quale tutti gli esseri viventi e non viventi s’influenzano reciprocamente. Per la pedagogia del bosco è di fondamentale importanza sensibilizzare i bambini a questi legami ecologici che includono tutti noi per educare a un comportamento rispettoso, consapevole e di salvaguardia verso la natura.» (Salvaterra, Schenetti e Rossini, 2015, p. 52)
Le attività nel bosco contribuiscono positivamente allo sviluppo fisico e percettivo degli allievi, infatti «il movimento è fondamentale per lo sviluppo dell’identità e la crescita del bambino, è un bisogno primario e in nessun’altra fase della vita è tanto marcato come nell’infanzia. Il bosco offre una varietà di stimoli naturali attraverso i quali i bambini imparano a prendere consapevolezza del loro corpo e della loro forza.» (Salvaterra, Schenetti e Rossini, 2015, p. 47)
Grazie all’aula nel bosco avrebbero un’ulteriore opportunità di osservare dal vero i cambiamenti stagionali e rendersi conto di quanto sia differente l’ambiente boschivo a dipendenza del tempo meteorologico. Le uscite permettono inoltre di raccogliere utili materiali naturali da utilizzare in classe per lavori che sviluppano le competenze tecniche e creative. In questi momenti i bambini hanno anche la possibilità di giocare, divertirsi, consolidare amicizie e crearne di nuove. L’attività fisica è uno dei motori dell’apprendimento perché il movimento consente alla persona di affrontare la materia di studio attraverso l’utilizzo contemporaneo di più canali sensoriali in grado di favorire la memorizzazione e dunque di aiutare la fissazione di conoscenze.

Luogo

Il luogo per la creazione di questo progetto dovrebbe essere un posto facilmente raggiungibile a piedi, non troppo distante dalla scuola, sicuro, possibilmente al riparo da fonti di rumore e piuttosto pianeggiante. Sarebbe auspicabile disporre di un luogo all’aperto tranquillo e sicuro in cui permettere agli allievi di effettuare scoperte scientifiche e botaniche, facilitare lo sviluppo di tutte le percezioni sensoriali e favorire le dinamiche di gruppo, il tutto sotto la guida attenta ed esperta del docente. Senza la pretesa di dover costruire un nuovo edificio, il luogo da noi pensato dovrebbe disporre di alberi che fungono da pareti, il prato sarà il pavimento e il soffitto il cielo. Non è quindi necessaria la costruzione di un edificio vero e proprio ma poter disporre di una struttura coperta dove depositare eventuale materiale.

Valenza pedagogica

L’educazione ambientale costituisce un pilastro importante nel percorso educativo di un bambino, tanto nella scuola dell’infanzia quanto in quella elementare e gli ambienti naturali sono il punto di partenza per avvicinare gli allievi alla natura. Le attività svolte in un ambiente naturale come l’aula nel bosco «contribuiscono allo sviluppo di una coscienza ecologica sensibile alla presenza della natura, ai problemi ambientali e all’utilizzo sostenibile delle risorse limitate di cui disponiamo.» (Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese, 2015, p. 171). Anche se non si menziona in modo specifico “l’Outdoor Education”, si può̀ affermare che anche il Piano di studio invita i docenti a proporre attività̀ didattiche che vadano nella direzione di una scuola “all’aperto”.
Attraverso i vari progetti legati all’aula nel bosco si possono trasmettere agli allievi un’attitudine al rispetto dell’ambiente naturale che deriva dalla conoscenza sempre più approfondita dello stesso. Ogni apprendimento può partire dall’osservazione, dal contatto e dall’interazione diretta con la natura. I bambini sperimentano il bosco, lo vivono e imparano a conoscerlo confrontandosi con esso. Le attività proposte possono mirare proprio a stimolare questo avvicinamento, non sempre scontato e spontaneo. Non tutti i bambini, infatti, si sentono a proprio agio a camminare su un terreno irregolare, saltare un ruscello, sporcarsi le mani, catturare un insetto per osservarlo con la lente d’ingrandimento, ecc. Con l’andare del tempo, con pazienza e perseveranza, si ottengono notevoli risultati e i bambini cominciano a prendere fiducia. Anche quelli più timorosi e restii si lanciano in corse a perdifiato, costruiscono sbarramenti con i sassi del ruscello e familiarizzano con i piccoli abitanti del sottosuolo. Nel bosco il tempo si ferma… o quantomeno rallenta. Si entra in una dimensione diversa, più “nostra”, basata sul “sentire”. Anche i bambini percepiscono questo passaggio dalla frenesia del quotidiano alla rilassante tranquillità dell’ambiente boschivo. È qui che, come il tempo, cambiano anche le dinamiche relazionali: si instaurano nuove amicizie e si rafforzano quelle preesistenti, si creano gruppi di interessi e viene dato spazio personale a chi vuole stare da solo. I bambini sono invitati dall’ambiente stesso a seguire i propri ritmi e i propri bisogni. Possono unirsi ai compagni o ritirarsi nel proprio angolino di pace per rilassarsi o effettuare osservazioni e scoperte in solitaria.

Attualità

Un progetto mai come ora attuale visto che a causa del Corona Virus si avrà sempre più la necessità di fare attività didattica all’aperto sfruttando meglio gli spazi che fino a ieri erano rilegati ad attività ludiche e ricreative.

Osservazioni

A nostro giudizio, è indispensabile la costituzione di una Commissione speciale.

Monica Negri
Nicole Coppola
Laura Bortolotto

Consigliere Comunali di perCastello,
Castel San Pietro

Bibliografia

www.pianodistudio.ch. Divisione della scuola (2015). Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese.
La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura. Salvaterra, I., Schenetti, M., Rossini, B. (2015). Trento: Erickson


Castello – Esempio d’eccellenza virtuoso

Questo mio pensiero, pubblicato quando molti di voi avranno già espresso il proprio voto, è un invito rivolto in particolare a tutti coloro che non hanno intenzione di recarsi alle urne. Disponiamo in qualità di cittadini di uno strumento democratico, che altrove è “merce rara” e, pertanto, a mio modo di vedere è un vero peccato non farne uso. Per le elezioni del 2016, hanno visto il 35% dei cittadini (1 persona su 3) di Castello che non ha ritenuto doveroso e necessario partecipare allo scrutinio. Una scelta poco comprensibile perché le decisioni prese nei vari consessi comunali, riguardano tutti.

Noi Castellani abbiamo la fortuna di vivere in un Comune con un territorio straordinario, che va dalle gole della Breggia alla Vetta del Monte Generoso, passando per i vigneti presenti in tutte le frazioni “basse”, ed i nuclei ben conservati delle frazioni di valle. Molti momò ci invidiano queste nostre bellezze ed il nostro senso di appartenenza, sempre molto forte e presente. Si pensi alle oltre trenta associazioni attive sul territorio; in questo ambito senza nulla togliere alle altre, un encomio va rivolto alle tre associazioni particolarmente impegnate con i giovani (Scout Burot, Raggruppamento allievi Castello-Coldrerio e La Castello Bene) che rappresentano una vera e propria eccellenza a livello distrettuale. Un numero cosi considerevole di giovani attivi non può che essere un aspetto positivo ed una garanzia per il futuro.
Un territorio conosciuto anche per la qualità dei vini prodotti, per i diversi beni culturali presenti, per le sagre che si svolgono in ogni frazione e, non da ultimo, per delle aziende riconosciute quali eccellenze a livello mondiale.
Abbiamo delle radici che coltiviamo e delle tradizioni che rispettiamo cercando di tramandarle alle generazioni future.
Certamente non tutto è perfetto, in quanto margini di miglioramento ce ne sono sempre. Va però ricordato che ognuno, nel suo ambito, lavora costantemente per progredire, cercando di cogliere le esigenze e le necessità della popolazione.
Rimango sempre affascinato e stupito di quanto possa offrire un piccolo Comune come il nostro.
E’ inconfutabile che disponiamo di buone condizioni quadro; è però necessario il lavoro concreto per arrivare a dei risultati soddisfacenti. Il merito principale è da attribuire alle cittadine ed ai cittadini che con la loro attività, sia essa professionale o a titolo di volontariato, promuovono il nostro benessere economico e sociale.
La politica in tutto ciò, dove si pone? Essa ha il compito di porre le basi affinché i cittadini e non solo le istituzioni, possano contribuire a preservare, sostenere e promuovere queste eccellenze.
Il futuro ci impone grandi sfide; a livello regionale pensiamo alla mobilità o agli effetti dei cambiamenti climatici, ma accanto ad esse c’è pure quella di mantenere la nostra identità e il nostro modo di essere che non è meno importante e che rappresenta la base su cui costruire il nostro futuro. Un esercizio non facile se pensiamo alla costante perdita dei valori calpestati da costrizioni di una società sempre più, e probabilmente “troppo”, virtuale, superficiale e disattenta.
In questo ambito, il privilegio di poter vivere nella nostra piccola realtà di paese potrà dare ancora maggior valore ai contatti, al sostegno reciproco e allo sviluppo di dinamiche vicine alle persone e al suo territorio.
Con queste premesse, l’invito che spero venga colto dalle cittadine e dai cittadini ancora indecisi o peggio disillusi, è quello di recarsi alle urne ed esprimere il proprio parere. Abbiamo la fortuna, grazie a quel senso di appartenenza sopracitato, che molti cittadini si sono messi a disposizione su differenti liste elettorali, per costruire il nostro futuro. Sono certo che ognuno di voi potrà trovare il proprio punto di riferimento. Ad ogni modo, da parte mia, suggerisco di votare la lista civica “perCastello”, che ben racchiude in sé quanto sopracitato e rappresenta un modo sicuro per partecipare concretamente alla gestione del Comune, nella certezza che chi verrà eletto, potrà svolgere il proprio compito libero da pressioni partitiche e ideologiche, nel vero interesse di tutti i cittadini. Fra i 28 candidati, non manca la scelta in quanto tutte le sensibilità politiche, territoriali e di genere sono rappresentate. Un invito particolare a sostenere i diversi giovani che si presentano per la prima volta. Sono entusiasti, preparati e meritano da subito la possibilità di essere parte attiva nella definizione della futura Castello. Auguro alle candidate e ai candidati, e a tutti coloro che saranno eletti di poter svolgere con passione e impegno il loro compito in favore della comunità e auguro a Castello di rimanere quell’esempio virtuoso che rende fieri di abitarvi.

Paolo Prada
vicesindaco uscente
Lista civica perCastello
Candidato nr. 6 – lista 2


Lettera all’Informatore

Perché far politica a Castello
Aprile 2021

Come consigliere comunale uscente di perCastello a Castel San Pietro, non ho esitato a rispondere positivamente quando mi è stato chiesto se volessi ripresentarmi alle elezioni comunali del prossimo 18 aprile.
Questi ultimi cinque anni rappresentano per me, nonostante la mia tenera età, ho 84 anni, una nuova e bellissima esperienza personale e ringrazio sinceramente coloro che mi hanno permesso di concretizzarla.

Ognuno di noi, quando è possibile, ha il dovere di dare alla comunità un contributo in tempo ed energia con lo stesso spirito con il quale, a volte, facciamo del volontariato o cerchiamo in qualche modo di renderci utili in associazioni e gruppi. L’analogia con il volontariato mi pare particolarmente evidente e, secondo me, dovrebbe sempre essere tenuta presente, quando si è coinvolti, in qualche modo, nella gestione della res publica a livello comunale.
Il coinvolgimento e, se possibile, il contributo alla realizzazione di progetti per la gestione del paese, nonostante non si possa sempre essere tutti dello stesso avviso, devono comunque avere la stessa finalità. Una volta accettato e definito l’obiettivo, è opportuno poter lavorare “per” raggiungerlo, e non “contro” semplicemente perché altri hanno opinioni differenti.
In piccole comunità come la nostra, l’appartenenza partitica non dovrebbe condizionare interamente le nostre decisioni e le nostre scelte. Il bene del paese è primordiale e deve rimanere l’obiettivo principale quando siamo chiamati a dare il nostro avviso. Naturalmente è raro, ma certamente positivo, che non si sia sempre tutti d’accordo. Il confronto e lo scambio di idee e di esperienze è essenziale per prendere decisioni importanti, equilibrate e condivise. Dovremmo sempre, o almeno tentare, di tener presente questo principio durante il processo decisionale.
PerCastello è molto giovane, però in appena 13 anni si è affermato come forza politica importante per Castel San Pietro. Nato inizialmente con l’intento prioritario di mantenere l’autonomia comunale, scelta che con gli anni si è rivelata oltre modo positiva, ha permesso di garantire una solida situazione finanziaria con grandi possibilità d’investimenti. Il fatto di aver potuto riunire cittadini di appartenenze politiche differenti in una lista civica, dimostra senza dubbio alcuno, che perCastello opera unicamente per il bene della comunità indipendentemente da altre motivazioni.
Anche tra i 28 candidati al consiglio comunale della prossima legislatura (di tre anni), tutte le tendenze politiche sono rappresentate, così come le donne, i giovani ed i meno giovani. Il futuro e la continuità sono assicurati e gli anziani, come il sottoscritto, hanno a cuore di passare il testimone alle nuove generazioni, con lo stesso spirito ed entusiasmo del nostro giovane passato. Per il bene di Castello.

Umberto Cottarelli
Consigliere Comunale uscente di perCastello,
Castel San Pietro


Lista Civica perCastello
c/o Prada Christian
Via Vernora
6874 Castel San Pietro

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